Marc Marquez è tornato al successo in MotoGP nel corso della tappa di Aragon, ma ora può accadere di tutto. La tensione è alle stelle.
La MotoGP approda a Misano per il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini, nel quale Pecco Bagnaia dovrà trovare la forza di reagire. Il campione del mondo paga ora 23 punti di ritardo da Jorge Martin, il quale, nonostante le due sole vittorie ottenute in questa stagione, sta attuando la tattica della regolarità, che sin qui ha pagato. Attenzione anche a Marc Marquez, dominatore della tappa di Aragon, che pare essersi finalmente sbloccato.
Il nativo di Cervera è tornato al successo in MotoGP dopo 1.043 giorni di digiuno, con la Ducati del Gresini Racing che si è perfettamente adattata all’asfalto con poco grip del tracciato iberico. Nel fine settimana di Aragon, Bagnaia è entrato in contatto con Alex Marquez, ritrovandosi costretto al ritiro. Ed ora si teme una preoccupante escalation.
MotoGP, Max Temporali ha un timore
Alla vigilia di Misano, la tensione è alle stelle in MotoGP, per via del contatto che c’è stato tra Alex Marquez e Pecco Bagnaia in quel di Aragon, che ha suscitato la solita ondata di sdegno verso la famiglia dei nativi di Cervera. Sulla vicenda si è espresso un preoccupato Max Temporali, che sul proprio profilo Facebook ha dato la propria visione di quanto accaduto.
Ecco le sue parole: “Ho la sensazione che lo scontro Marquez-Bagnaia non sia finito qui. Il problema non è l’incidente, che cadrà in fanteria, ma le parole di Pecco, che attribuisce ad Alex la grave responsabilità di aver tenuto aperto l’acceleratore, e di averlo centrato apposta. Si tratta di una dichiarazione pesante, della quale apprezzo il coraggio e la sincerità. Ma ad ogni modo, mi dà la sensazione di deja-vù“.
Temporali ha poi aggiunto: “Attaccare Alex significa attaccare anche Marc, questa forma che il grande ha di protezione per il fratello minore potrebbe portare ad evoluzioni negative. Marc è astuto, spietato e vendicativo, e mi viene in mente quanto accadde nel 2015, quando le dichiarazioni di Valentino Rossi provocarono l’effetto più esplosivo della storia della MotoGP. Se fossi in Ducati, cercherei di mettere in ordine le cose per evitare una sorta di escalation. Prima di fare altro casino, serve che si esaurisca la storia del biscotto, dalla quale sono passati nove anni“.